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Bambini e gioco simbolico: "Facciamo finta che...".

Aggiornamento: 4 set 2021

I bambini fin dai primi mesi sono impegnati a conoscere la realtà.

E come? semplicemente giocando.

I bambini toccano, annusano, leccano tutti gli oggetti che incontrano nel gioco e poi li fanno muovere, rotolare e cadere. Così facendo i nostri piccoli esploratori iniziano a conoscere gli oggetti, le loro caratteristiche ed in seguito anche le loro funzioni.

Insomma giocare è quindi il principale canale del bambino per crescere e conoscere.

Vediamo ora in cosa consiste nel dettaglio il gioco simbolico e quali sono i giocattoli più adatti. Continua a leggere l'articolo!




Il gioco simbolico: di cosa si tratta.


"Cosa posso fare con la spazzola? Un microfono?"

"E se preparassi un caffè come fa la mamma?"

Ecco qui alcuni esempi di inizio del gioco simbolico.

Nel gioco simbolico vediamo la grande potenza della relazione tra fantasia e realtà, è proprio all'interno di questa alleanza che grazie al ruolo fondamentale del processo di imitazione si alimenta il gioco simbolico. Attraverso i neuroni a specchio, il bambino osserva, apprende e incuriosito vuole replicare i gesti e le azioni che fanno i genitori e gli adulti in generale. Ed ecco che a partire dai 12/18 mesi circa il bambino comincia a giocare a "far finta di...", ripetendo schemi che memorizza durante il giorno e che creano nella replica estasi da parte dell'adulto: "Uh che buon caffè che mi hai preparato!".


Il gioco simbolico: quando il suo massimo sviluppo.


Il gioco simbolico ha il suo massimo sviluppo intorno ai 2 anni poiché in questa fase d'età il pensiero del bambino è pronto a dare agli oggetti nuove funzioni, si sviluppa infatti la "capacità rappresentativa del pensiero", ossia il bambino riesce a pensare a cose, oggetti, situazioni nella sua mente anche senza la presenza reale davanti a lui ed inizia ad eseguire associazioni mentali in base a colori, dimensioni, forme che permettono agli oggetti di assumere per lui nuove funzioni, come un telecomando che diventa un telefono.

Pian piano il pensiero si raffina sempre più, il bambino cresce e di conseguenza anche il gioco. Gli oggetti iniziano per esempio a prendere vita "vocalmente", per esempio il bambino che fa parlare la bambola, pupazzi che chiacchierano tra di loro sorseggiando un ottimo thè da lui preparato. Finché verso i 5/6 anni troviamo messe in scena delle vere e proprie situazioni, anche complesse. Come la bambola che viene portata dal dottore per fare la punturina o dal parrucchiere per colorare i capelli come la mamma. Il più delle volte il bambino mette in scena momenti vissuti poiché ha bisogno di rielaborarli oppure perché vuole semplicemente riviverli.




Il gioco simbolico: come stimolarlo.


  • Predisponiamo l'ambiente, rendendo possibile al bambino l'accesso ad oggetti di vita reale, quotidiana per poter riprodurre ciò che vede, come tazzine, posate, una piccola moka, strofinacci ed altro.

  • Se richiesto dal bambino partecipiamo attivamente al gioco con lui, assecondando la sua fantasia, mediando anche eventuali situazioni vissute se desideriamo ridare nuovo significato. Esempio "Ciao sono la dottoressa hai paura della punturina?" "Si" "Ti abbraccio se hai paura, ti spiego anche perché serve e poi chiedi subito alla mamma un bel bacino guaritore".

  • Mettiamoci al loro livello, divertendoci con loro.

Mettiamo a disposizione del bambino giocattoli che aiutino il gioco simbolico, come:


  • la Cucina Bianca naturale Kid's Concept, è la base del gioco simbolico per tantissimi bambini. Potranno essere lo chef che vogliono e prepararci caffè e torte "all day long" . La cucina è composta da un forno, un lavabo, un rubinetto, il piano cottura a due fuochi, due pentole, set di sale e pepe, cucchiai. Inoltre avendo regolatori di altezza extra è sfruttabile in modo progettuale, dai 2 anni in poi, appunto come il gioco simbolico stesso.

  • A cui aggiungere eventualmente il Set Tostapane, la frutta da tagliare, la macchina del caffè, il Play Set Tea Bloomingville.

  • la Market stall, vuoi non fare il mercato in casa? Questa bancarella del mercato è di legno con un baldacchino in tessuto, una lavagna e 4 contenitori con frutta e verdura realizzati con materiali morbidi.

  • A cui aggiungere eventualmente il Toy registratore di cassa e la bilancia Little Dutch.

  • il banco da lavoro con attrezzi, amato dai piccoli costruttori. E' composto da 48 parti, tra cui un martello da gioco, una chiave inglese, un cacciavite, dadi e bulloni. Insomma, "all'opera".



E ricordiamoci: osservando come il bambino gioca e mette in atto scene, possiamo comprendere in parte ciò che vede, sente e percepisce. Il bambino giocando ci racconta come vive.


Osserviamolo allora e accompagniamolo in questa sperimentazione tra realtà e fantasia.

Iniziamo acquistando i materiali da Little Minds Boutique che offre i migliori brand di giocattoli e accessori per il sano sviluppo dei tuoi bambini.

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